La pubblicazione delle informazioni di Dipartimento

Il DIA per i propri fini istituzionali, didattica e ricerca, dispone di strumenti informatici avanzati ed autonomi, sotto l'egida dell'Università degli Studi di Trieste.

Nel corso degli anni le varie procedure, che una volta dovevano essere eseguite in locale sul pc dell'utilizzatore, per essere maggiormente fruibili hanno dovuto essere rese pubbliche.

La pubblicazione delle ricerche, vuoi in ambito ingegneristico che architettonico, e le informazioni di carattere amministrativo dovevano essere rese disponibili facilmente per essere realmente efficaci e raggiungere una utenza, la più vasta possibile.

Ecco quindi la necessità, per il Dipartimento, di dotarsi degli opportuni strumenti, sufficientemente flessibili, velocemente configurabili e scalabili.

Qualche anno fa, siamo quindi partiti con il primo server fisico, un pc con ip pubblico, con un paio di siti web. Il tutto, per scelta sistemistica, era configurato con sistema operativo e pacchetti open-source. La scelta naturale fu Linux, nei suoi primi rilasci. Debian ci era sembrata la distribuzione più adatta e, negli anni, si è rivelata la scelta giusta per le nostre necessità.

Come sempre, l'appetito vien mangiando. Dopo il primo timido sito, altri se ne sono realizzati. I vari responsabili di progetto hanno colto subito la possibilità di pubblicare, facilmente, informazioni.

I primi siti avevano le singole pagine redatte direttamente in html statico. Ogni modifica doveva essere fatta a mano, direttamente sulla pagina, quindi con connessione FTP e relativi problemi di concedere gli accessi a vari utenti, security, ecc.

Una bella scoperta sono stati gli script lato server e ci siamo affidati all'ottimo PHP, che ha pemesso rapidamente di sviluppare l'architettura del sito, non più a pagine statiche, ma raggruppandole con una certa logica. Suddividendo opportunamente le pagine in header, content e footer, era possibile quindi cambiare il menù del sito per una pagina nuova, intervenendo solo su un file, invece di editare tutte le pagine html con il rischio di inevitabili disallineamenti.

Ma il vero salto tecnologico è stato l'uso dei CMS. Non più quindi, la necessità di dare all'utente l'accesso al server, ma attraverso una procedura di backend, dietro le quinte, l'utente autorizzato poteva tranquillamente aggiornare i contenuti di un sito, utilizzandone gli strumenti propri. Senza alcun software da installare sul proprio pc, ma solo accreditandosi con login/password.

La Web Farm del DIA

Siamo quindi passati attraverso varie fasi e configurazioni. Quello che abbiamo oggi possiamo definirlo una Web Farm.

Con due server virtuali, una configurazione stabile e sicura, un buon setup iniziale, frutto di anni di esperienza, studio, consigli, letture, corsi. Naturalmente Debian, apache, php, MySQL, quindi il classico server LAMP, come si usa dire in informatichese.

I siti sono diventati una ventina, fra quelli amministrativi, di ricerca, per i laboratori, per i convegni.

Abbiamo un occhio particolare alla sicurezza. Dotiamo i nostri server di certificati SSL/TSL per fornire protocollo HTTPS, dove l'ultima S sta per Secure. Costantemente aggiornati all'ultima versione del sistema operativo e degli applicativi, stiamo erogando servizi H24 senza (quasi) interruzioni.

Il backup avviene giornalmente ed automaticamente, la notte, grazie alla configurazione cluster Hyper-V che sovrintende il tutto.

Questo server

Ti trovi sul server elaut.units.it e questi sono i nostri numeri:

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